Mindfulness di Dott. Simone Tealdi +39 3358245079

La Mindfulness è uno stato mentale,“una modalità dell' essere, non orientata a scopi, il cui focus è il permettere al presente di essere com'è e di permettere a noi di essere, semplicemente, in questo presente” (Teasdale), che può essere coltivato e stabilizzato attraverso particolari tecniche. E' uno stato mentale non concettuale,non-discorsivo, non-linguistico, e che soprattutto “apre” a degli insight che portano alla comprensione profonda del funzionamento della mente stessa. Questo modo di essere può offrire un luogo di sicurezza e pace ”una base sicura” – che è innata nella nostra naturale costituzione.“E’stupefacente quanto sia liberatorio l’essere capaci di vedere che i tuoi pensieri sono solo pensieri e che non sono “te stesso” o “la realtà”...il semplice atto di riconoscere i tuoi pensieri come pensieri, può renderti libero dalla realtà distorta che essi spesso creano e genera un maggior senso di chiarezza e di padronanza sulla tua vita”Kabat-Zinn (1990, pp.69-70) Non è facile rendere a parole ciò che si riferisce innanzitutto ad un'esperienza vissuta, a uno stato mentale, ad uno stato di coscienza. Proprio per tale motivo, cioè per favorire una comprensione diretta attraverso l'esperienza, spesso si sceglie di non tradurre il termine inglese mindfulness (a sua volta derivato dall'originario termine sati in lingua pali). Le traduzioni più immediate, ossia "consapevolezza, attenzione, attenzione sollecita, presenza mentale, piena presenza", rischiano infatti di dare il via ad una serie di associazioni semantiche svianti e non esaustive. Non stupisce che le applicazioni primarie della Mindfulness siano state e ancora rimangono in area clinica: il lavoro pionieristico trentennale di Jon Kabat-Zinn, professore di medicina presso la University of Massachusetts ha avuto un larghissimo seguito sia nell’ambito della medicina che in ambito psicoterapeutico. Il perno delle applicazioni consiste nel potere liberatorio della consapevolezza. Più recentemente tuttavia le applicazioni si sono estese all’ambito educativo e organizzativo come proposta di un vero e proprio stile di vita più salutare in quanto più consapevole.. Attraverso una pratica costante viene coltivata la capacità di entrare in contatto con se stessi a tre livelli: sensoriale, mentale ed emozionale.

La mindfulness:

• aiuta a riconoscere le emozioni, a “sentirle” e localizzarle nel corpo”;
• migliora la capacità di regolare stati emotivi disturbanti senza mettere in atto fughe difensive o strategie disfunzionali e dannose;
• permette un maggiore equilibrio emozionale (nel non lasciarsi trascinare dalle emozioni ma poterle “incontrare” e gestire);
• permette di accogliere anche le emozioni negative, percepite come meno dolorose ed invasive;
• aumenta la capacità di mantenere l’attenzione sul presente, senza giudizio e con accettazione verso le emozioni e i pensieri che sorgono nello stato mentale;
• si è dimostrata significativamente utile nella gestione di molti stati psicopatologici: disturbi alimentari, disturbi d’ansia, attacchi di panico, ricadute depressive;
• permette di aprirsi a tutte le situazioni (piacevoli e spiacevoli) e questo alimenta curiosità e fiducia;
• aiuta a sviluppare una mente non giudicante che permette di incontrare l’esperienza così come è e valutarla senza etichette stereotipate o luoghi comuni;
• stimola ad una maggiore attenzione alla “qualità” nella relazione;
• sviluppa una rinnovata capacità di ascolto, una diminuzione dei pregiudizi, una maggiore disponibilità verso gli altri in genere; una migliore modalità di comunicazione; una maggiore sensazione di connessione con l’altro;
• permette un maggiore accesso alle possibili risorse interiori ed alle proprie qualità personali.

Per approfondire le conoscenze sul ruolo del fisioterapista leggete il PROFILO PROFESSIONALE. Affidatevi sempre a terapisti laureati, per questo vi invitiamo alla lettura di qualche semplice consiglio dell' aifi contro l'abusivismo professionale riassunto nella scheda GIU' LE MANI.

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